VENERDI’ 31 MAGGIO 2024 ALLE ORE 11.00 PRESSO LA CAPPELLA DEL CIMITERO DI DOMEGLIARA E’ STATA INAUGURATA LA COLLOCAZIONE, DA PARTE DELLA SCUOLA D’ARTE “PAOLO BRENZONI” , DI UNA LAPIDE ARTISTICA A DECORAZIONE DELLA SEPOLTURA DI QUATTRO SACERDOTI.
Beatrice Mariotto, Direttrice Scuola d’Arte “Paolo Brenzoni”: “Quest’opera fa parte di un progetto più ampio. A seguito riesumazione delle salme dai cimiteri di Sant’Ambrogio di Valpolicella e frazioni, ho proposto all’Amministrazione Comunale di dare la possibilità ai familiari dei defunti di donare al Comune le lapidi che abbiano un certo valore artistico al fine di un loro riutilizzo presso cappelle cimiteriali, luoghi di culto, capitelli… Un modo per preservare il patrimonio culturale delle generazioni passate. Molte di queste lapidi sono state scolpite da artisti che si sono formati presso la scuola d’arte, presso le Cooperative ambrosiane Piatti e Unione Marmisti, hanno un valore storico e artistico, raccontano valori e tradizioni di un’epoca. Già nel 2017 con gli allievi della scuola d’arte abbiamo restaurato una scultura, il “Cristo piangente”, spostata nella Cappella del Cimitero del Capoluogo per preservarla e valorizzarla. L’opera è stata realizzata da Ernesto Giuseppe Pellegrini, nato a Sant’Ambrogio nel 1889, allievo della scuola d’arte, emigrato in America dove è diventato uno scultore affermato. Recentemente abbiamo valorizzato due are funerarie di epoca romana, in marmo locale, collocate all’ingresso di Villa Brenzoni Bassani in Sant’Ambrogio di Valpolicella. Erano monumenti collocati dai romani sopra la tomba che custodiva le ceneri di uno o più defunti, di solito ubicata all’interno di un recinto posto di fronte a una strada.
All’interno di questo progetto lo scorso anno è stata proposta all’Amministrazione comunale la collocazione di una lapide in marmo bianco carrara nella cappella del cimitero della Frazione di Domegliara, a decorazione della sepoltura di quattro sacerdoti, Don Stefano Orlandi, Don Giuseppe Orlandi, Don Emilio Aldrighetti e Don Luigi Sartori. La lapide precedentemente decorava la tomba del sig. Zanoni Gaetano, presso il Cimitero di Sant’Ambrogio di Valpolicella. A seguito riesumazione della salma uno dei figli, l’arch. Silvano Zanoni, ha contattato la sottoscritta al fine del riutilizzo della lapide stessa. La lapide è stata ceduta gratuitamente dai figli al Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella per una sua eventuale ricollocazione. L’opera rappresenta un Cristo che sostiene in una mano il libro della Parola con la scritta “IO SONO LA VITA” ed è stata scolpita dallo scultore di Sant’Ambrogio Gaetano “Renzo” Sandri, una figura di spicco nella storia culturale ed artistica del nostro Comune, allievo e docente, per molti anni, della scuola d’arte.
Gaetano “Renzo” Sandri è nato a Sant’Ambrogio di Valpolicella il 12 marzo 1915 e si è occupato fin da giovane dell’attività di marmista apprendista presso la cooperativa G. Piatti nel Comune ambrosiano. Dal 1928 al 1936 ha frequenta la scuola d’arte “Paolo Brenzoni” e ha collabora con il maestro scultore Mario Cecchini. Dal 1936 al 1938 ha frequentato la Scuola d’Arte Napoleone Nani a Verona fino alla chiamata alle armi. Finita la guerra ha svolto l’attività di lapicida in proprio a Lonato e successivamente sul lago di Como. In quel periodo ha intrapreso l’attività di scultore creando opere in terracotta e in marmo bardiglio, uniche per colore e forma. Tornato in Valpolicella, dopo un periodo in cui è stato responsabile della produzione presso la Cooperativa G. Piatti, ha ripreso, nel 1972, l’attività di scultore collaborando con artisti quali Finotti, Swartz, Donegà, Libero Cecchini ed altri, riproducendo in marmo i loro bozzetti e continuando con la realizzazione delle sue originali sculture ricavate dai pregiati marmi “Rosso Verona, Bronzetto, Nembro” delle cave di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Inoltre si è dedicato a dipingere scorci caratteristici di contrade del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Nel 1974 ha iniziato ad insegnare scultura in marmo presso la Scuola d’Arte “P. Brenzoni”, proseguendo nel suo lavoro di scultura e disegno fino al giorno della sua morte, sabato 12 aprile 1987. Sandri ha prodotto un notevole numero di piccole sculture ricavate da pietre “trovanti”, da cui è riuscito ad estrarre il palpito della natura, opere artistiche che sono state molto valorizzate e che hanno saputo cogliere una dimensione di comunicabilità e piacevolezza, proprie del percorso artistico.
L’arch. Silvano Zanoni, uno dei cedenti la lapide, ha dato inoltre la propria disponibilità a redigere, firmare il progetto e coordinare l’intervento di posa del manufatto, a titolo gratuito, al fine di collaborare con la scuola d’arte per la realizzazione di un importante progetto per la collettività. Il restauro e la ricollocazione sono stati seguiti dal docente della scuola d’arte, lo scultore Matteo Cavaioni, da Landino e Alessandro Damoli della ditta Marmi Regina di Sant’Ambrogio di Valpolicella che ringrazio per la disponibilità e il grande aiuto”.
Sindaco Zorzi Roberto: “L’Amministrazione Comunale ha approvato la proposta presentata da Beatrice Mariotto sia sotto il profilo culturale che sotto il profilo della promozione del territorio, considerato che la lapide è un elemento pregevole prodotto da una figura di spicco nella storia culturale ed artistica del nostro Comune, allievo e docente, per molti anni, della scuola d’arte e che con la stessa verrebbe data maggiore dignità al luogo di sepoltura di alcuni parroci che hanno operato presso il nostro Comune. Per rendere omaggio a questo artista l’Amministrazione Comunale, con deliberazione di Giunta Comunale n. 183 del 24/10/2019, ha intitolato una nuova via a Gaetano Sandri, nella frazione di Ponton”.
Chi sono i quattro parroci sepolti nella cappella del cimitero di Domegliara:
DON STEFANO ORLANDI è nato a Sant’Ambrogio di Valpolicella il 26/01/1879
FU ORDINATO SACERDOTE IL 15/08/1903, NEL 1905 FU COOPERATORE NELLA PARROCCHIA DI SPINIMBECCO, DAL 1906 AL 1925 OPERO’ NELLA PARROCCHIA DI VAGGIMAL DOVE, NEL 1925, FU NOMINATO PRIMO PARROCO DELLA CHIESA.
Ricordato come uomo dotto, pio e zelante, sollevò le sorti di Vaggimal e realizzò molte opere nella frazione: fece costruire la scuola e il campanile fra il 1913 e il 1915, riparò la canonica, nel 1924 raccolse un fondo di 25.000 lire con il quale trasformò l’oratorio in parrocchia e subito fu eletto parroco di Vaggimal anche se purtroppo morì di malattia solo l’anno dopo, il 17 maggio 1925. Lasciò per testamento alla sua parrocchia una somma di denaro e due campi di sua proprietà detti “DEL PARADISO”.
COME TUTTI I PARROCI DI QUEGLI ANNI FU IMPEGNATO MOLTO NEL SOCIALE, TANTO CHE FU UNO DEI FONDATORI, NEL 1921, DELLA COOPERATIVA DI CONSUMO DELLA FRAZIONE DI VAGGIMAL.
DON GIUSEPPE ORLANDI è nato a Sant’Ambrogio di Valpolicella il 08/02/1875.
SI OCCUPO’ MOLTO DEI GIOVANI INSEGNANDO LE REGOLE DELLA GRAMMATICA, IL GRECO E IL LATINO. ERA CONOSCIUTO COME UN BRAVO PREDICATORE E SPESSO AIUTAVA DON EMILIO ALDRIGHETTI IN PARROCCHIA, NELL’ AMMINISTRARE I SACRAMENTI.
LA SUA FAMIGLIA D’ORIGINE ABITAVA A DOMEGLIARA, IN VIA BRENNERO, DOVE LUI PURE ABITO’ FINO ALLA MORTE, AVVENUTA A SANT’AMBROGIO DI VALPOLICELLA IL 07/8/1949
DON EMILIO ALDRIGHETTI è nato a Pescantina il 31/07/1869.
Giunto nel 1908 a Domegliara, è stato Pastore della parrocchia della frazione per ben 44 anni. Per molto tempo, oltre alla cura delle anime, aveva svolto l’incarico di educatore dei più giovani, era un musicista sensibile, suonava l’armonium e riscosse larghi consensi per alcune sue composizioni. Fu lui ad istituire e dirigere la Schola Cantorum.
Da notizie raccolte si sa che aveva delle buone conoscenze in ambito medico-scientifico, aveva studiato medicina ma soprattutto era un esperto erborista e si occupava della produzione di rimedi naturali. Tramite le erbe medicinali aveva contribuito alla guarigione di alcuni parrocchiani, soprattutto nei periodi di epidemie, creando disinfettanti per combattere malattie come il tifo. Era molto generoso tanto da prendere in casa con lui una sorella e una nipote rimasta vedova con due bambine.
E’ mancato il 18 maggio 1952, all’età di 83 anni, a causa di un attacco cardiaco, con grande dolore per la popolazione che gli era molto affezionata. Al suo funerale i parrocchiani di Domegliara manifestarono un grande e profondo cordoglio e per tre giorni andarono a rendere omaggio al feretro che fu posto nella sacrestia. Il giorno 21 maggio 1952 alle ore 9.00, furono celebrati i funerali. A Don E. Aldrighetti l’Amministrazione Comunale, con deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 21 luglio 1967, ha intitolato una via nel paese di Domegliara.
DON LUIGI SARTORI è nato a Montalto di Gaium il 27 maggio 1942 ed è stato ordinato sacerdote nel 1968.
Dal 68 al 71 fu nominato vicario parrocchiale di Cavalcaselle, dal 71 al 1980 di Bovolone. In seguito fu parroco di Cavalo, di Velo Veronese e di Roverchiara. Ha poi vissuto un’esperienza missionaria in Camerun. Tornato in Italia nel 1999 fu nominato parroco di Malcesine e Cassone, dove è rimasto fino al 2011 quando è stato nominato Parroco a Villafranca, parrocchia dove rimase fino al 2016. Gli ultimi anni li ha passati a Domegliara, vicino ai suoi familiari, dove è stato collaboratore nell’ambito dell’Unità pastorale di Sant’Ambrogio e Domegliara. E’ sempre stato ricordato come persona semplice, che amava e aveva rispetto della sua gente, a servizio di tutti con grande umiltà, sempre disponibile al dialogo per consigli di fede e vita quotidiana, aiutando tanti parrocchiani a superare problemi personali e sociali. E’ morto il 10 dicembre 2021, all’età di 79 anni. Il suo funerale è stato celebrato il 14 dicembre 2021 nella chiesa di Domegliara dal vescovo Mons. Giuseppe Zenti.