La storia del bancone che la Scuola d’Arte ha collocato all’ingresso di Villa Brenzoni Bassani si ricollega alla storia del Comune di Sant’Ambrogio e della Mostra del Marmo.
Organizzata per la prima volta nel 1935, la Mostra del Marmo fu ospitata nel 1961 nel quartiere fieristico ambrosiano e in poco tempo diventò il più importante appuntamento internazionale del settore, svolgendo un ruolo insostituibile per lo sviluppo economico e l’occupazione del territorio.
Nel corso degli anni la forza promozionale della Mostra Marmo Macchine si allargò, trovando credibilità e riconoscimenti in tutto il mondo. Nel 1971 il quartiere fieristico si ampliò con l’importante realizzazione della sala convegni, pavimentata con il concorso di molte ditte espositrici che si adoperarono anche per la realizzazione di un grande tavolo in marmo rosso verona, marmo tipico della zona, estratto dalle cave ambrosiane.
Il grande tavolo fu testimone di importanti convegni, dove numerosi esperti relazionarono passando dai più svariati argomenti (cave, commercio, sviluppo delle esportazioni, vari convegni di architettura), fu testimone di numerosi incontri con stati esteri, dal Brasile, ai paesi asiatici e dell’Est Europa, di convegni con le rappresentanze estere su temi tecnologici e riguardanti il commercio del marmo.
Questo tavolo ha rappresentato i tratti peculiari della rassegna, ossia l’entusiasmo, la spontaneità e l’intraprendenza pubblico-privata sostenuta da una totale fiducia nell’impegno e nel lavoro.
Le sale di Villa Brenzoni Bassani sono state utilizzate per molti anni quali luoghi di rappresentanza e adibite a uffici della Fiera di Verona, quando ancora la Mostra Marmo Macchine veniva organizzata nel quartiere fieristico ambrosiano.
Durante la demolizione del Quartiere Fieristico vennero recuperate le parti che componevano il tavolo di rappresentanza e conservate nei magazzini comunali.
A seguito richiesta, da parte del vice sindaco, di creare un lungo tavolo da collocare all’ingresso di Villa Brenzoni Bassani, la Scuola d’Arte “Paolo Brenzoni”, con il docente e scultore Matteo Cavaioni e Mario Borchia, allievo del corso di scultura, geometra e interior designer, si è pensato di riutilizzare i vecchi marmi recuperati per realizzare un bancone. Un grazie va all’arch. Gianni Tridi che ha dato la propria disponibilità, a titolo gratuito, per firmare il progetto e coordinare l’intervento di posa del manufatto e gli allievi Mauro Corbioli e Mattia Zanolli per l’allestimento.
La forma architettonica del bancone riconduce alle forme dei blocchi di marmo. Realizzato in marmo rosso verona, rimanda a uno dei materiali più importanti provenienti dalle cave ambrosiane ed è stato realizzato con diverse lavorazioni (bocciardato, levigato, lucidato…) per richiamare il lavoro dei numerosi scalpellini del territorio. Sul bancone sono stati incisi il nuovo logo con la lettera B maiuscola quale richiamo alla sigla Brenzoni Bassani e una decorazione che caratterizza la facciata della villa, il logo del Comune, della Scuola d’Arte e il vecchio logo della Mostra Marmo Macchine in uso negli anni 80.
Il manufatto è stato collocato all’ingresso della Villa, in una stanza pavimentata con marmi locali.
L’intervento si pone l’obiettivo di incrementare la qualità degli spazi all’interno della Villa, soprattutto per quanto riguarda l’accoglienza durante incontri, serate culturali, convegni e l’informazione, ma è anche un modo per ricordare una storia passata ancora nei cuori dei cittadini ambrosiani.